La povertà estrema (o assoluta) consiste nella condizione di chi vive quotidianamente con meno di 2 dollari, ovvero di chi non dispone di beni essenziali come cibo, acqua e casa. Nonostante a livello globale essa si sia notevolmente ridotta dal 1990 a oggi, in alcune aree del pianeta è ancora largamente diffusa. A completare il quadro della povertà si aggiunge chi, pur avendo il minimo necessario per sopravvivere, ha difficoltà economiche nel fruire di beni e servizi. Si parla di povertà relativa quando il reddito di una persona è inferiore rispetto alla media di chi abita nel suo stesso Paese.
Oltre a essere una situazione di forte vulnerabilità di per sé, la povertà produce una serie di conseguenze: fame, malnutrizione, più difficile accesso alle cure e all’istruzione, discriminazione. Per questo motivo l’ONU ha posto fra le priorità dell’Agenda 2030 la lotta a questa condizione, puntando su una crescita economica diretta a una maggiore equità. Tra le mete da raggiungere entro il 2030 sono compresi lo sradicamento della povertà estrema, la riduzione ad almeno la metà della povertà relativa e l’accesso per tutti ai servizi di base.
1 Sconfiggere la povertà
Presentazione dell’Obiettivo 1
La povertà in Africa
I nuovi poveri in Italia
Alla mensa dei poveri
Il circolo vizioso della povertà
Povertà estrema nel mondo
Indici di povertà assoluta e relativa in Italia (2005-2017)
Obiettivo 1 - Sitografia ragionata