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6 Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

L’acqua, un bene di tutti per tutti


La domanda d’acqua è in continua crescita. È necessario correre ai ripari ora per scongiurare l’imminente crisi idrica.

L’acqua è un bene indispensabile per la vita. Fin dall’antichità i villaggi e le città sono stati costruiti, per quanto possibile, vicino a fiumi, torrenti, laghi o pozzi. L’acqua, oltre agli usi domestici, è indispensabile per l’agricoltura, per l’allevamento di bestiame, per le centrali idroelettriche.
Pur essendo un bene irrinunciabile, però, ancora oggi non tutti possono usufruire dell’acqua in eguale misura. Mentre in Occidente possiamo accedere facilmente all’acqua – sia quella da bere, sia quella per docce o bagni caldi – ci sono ampie parti della popolazione mondiale che soffrono per la scarsità di acqua.
La carenza di risorse idriche è una delle sfide più pericolose che il mondo si trova ad affrontare. Per questo l’ONU ha dichiarato l’acqua un bene fondamentale e ha istituito la Giornata Mondiale dell’acqua il 22 marzo.
L’obiettivo di garantire l’accesso all’acqua potabile alla metà della popolazione mondiale è stato raggiunto già nel 2010, ma i problemi rimangono gravi specialmente nei Paesi più poveri del mondo. Basta guardare i seguenti numeri:

  • 2,1 miliardi di persone nel mondo, quindi 2 persone su 7, non hanno accesso all’acqua potabile;
  • 4 miliardi di persone vivono in condizioni di scarsità d’acqua per almeno un mese l’anno;
  • 748 milioni di persone si procurano acqua da fonti non sicure, anche direttamente da fiumi, stagni e ruscelli;
  • in Africa 300.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per carenza di acqua.

Le prospettive non sono incoraggianti. Da un lato la domanda d’acqua è in continua crescita, soprattutto per l’aumento della popolazione mondiale. D’altro lato c’è continua diminuzione della disponibilità di acqua sia per i cambiamenti climatici sia per il divario che c’è tra chi ha troppa acqua e chi non ne ha a sufficienza.
Non avere accesso a fonti d’acqua sicure aumenta i rischi per la salute e contribuisce alla diffusione delle malattie. A causa dei cambiamenti climatici, tra soli 20 anni, 5 miliardi di persone potrebbero non avere l’acqua necessaria per vivere e nel 2050 potrebbero esserci popolazioni che per mesi non avranno accesso a fonti idriche. Quando la crisi idrica esploderà è facile prevedere che ci sarà un flusso migratorio dai 24 ai 700 milioni di persone dai Paesi dove manca l’acqua a quelli dove c’è. Molti fiumi inoltre attraversano confini di diverse nazioni e, con la scarsità d’acqua, potrebbero nascere conflitti per il controllo dei fiumi.
 

da M. Baronio, M. Damiani, Pianeta in gioco 2030, vol. 3, La Scuola, Brescia 2021

Lavoro sul testo
  1. Secondo te a chi appartiene l’acqua?
  2. In che modo ognuno di noi può contribuire a ridurre gli sprechi?
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