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16 Pace, giustizia e istituzioni solide Presentazione dell’Obiettivo 16 L’Unione Europea e la pace Per una società libera dalle mafie Da Assisi le religioni insieme per la pace Rifugiati: una crisi umanitaria La svolta democratica del Sudan I principali conflitti nel mondo Spese militari nel mondo Obiettivo 16 - Sitografia ragionata
16 Pace, giustizia e istituzioni solide

L’Unione Europea e la pace


L’Europa unita è la dimostrazione che la pace non è un sogno a occhi aperti. Ovviamente non si tratta di una pace ideale: è una pace segnata da problemi, da scoraggiamenti, da rivendicazioni, da discussioni, anche da arroganze e da interessi materiali contrastanti. Eppure è un dato di fatto che questa pace ha tenuto. E che può diventare un modello per il mondo intero.

Il Centro Nobel per la Pace, a Oslo, in Norvegia.

Il 12 ottobre 2012 l’Unione Europea ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Un riconoscimento importantissimo, motivato dal fatto che l’UE ha dato per oltre sessant’anni un importante contributo per trasformare la maggior parte dell’Europa «da un continente di guerra in un continente di pace».

Secondo le più alte cariche della UE il premio rappresenta «il massimo riconoscimento delle profonde motivazioni politiche che stanno alla base della nostra Unione: lo sforzo unico di un crescente numero di Paesi europei di superare guerre e divisioni per disegnare insieme un continente di pace e prosperità».

L’UE ha deciso di devolvere i 930.000 euro ricevuti dal comitato svedese per il premio Nobel a favore di bambini che vivono in zone di guerra e in situazioni di estrema difficoltà, con l’impegno di portare questa cifra a 2 milioni di euro. Come conseguenza di questo gesto, più di 28.000 bambini hanno potuto beneficiare di aiuti concreti in ambito scolastico grazie a progetti finanziati dall’UE.

Questo risultato non era affatto scontato, sebbene rispondesse in pieno alle aspettative dei suoi padri fondatori. Infatti è avvenuto mentre nel mondo si stavano accendendo o si erano già accesi diversi focolai di guerra, e nella stessa UE il sentimento europeista si stava affievolendo anche a causa delle gravi difficoltà che molti Stati membri stavano attraversando per la crisi economica mondiale.

Le politiche di cooperazione e di sostegno ai Paesi poveri, che spesso sono anche quelli afflitti dalle guerre, rappresentano solo uno dei tanti ambiti in cui l’UE svolge un ruolo di primo piano. L’Unione Europea, infatti, è il primo donatore di aiuti allo sviluppo al mondo, ma è anche uno dei principali attori sulla scena internazionale in grado di collaborare con le più grandi potenze.

Il suo scopo è di assicurare che le relazioni tra gli Stati siano improntate alla collaborazione soprattutto nei settori strategici dell’istruzione, della sicurezza e del mantenimento della pace, della protezione dell’ambiente e della difesa dei diritti umani.

In un momento storico caratterizzato da numerosi conflitti l’UE ha cercato di tenere fede a questi obiettivi. Per fare qualche esempio: la UE si adopera affinché siano risolte diplomaticamente le crisi politiche interne agli Stati, come in Bielorussia e in Ucraina; nel 2008 ha mediato nel conflitto tra Russia e Georgia; si è impegnata nella protezione dei rifugiati in fuga da Paesi in guerra, come la Libia e la Siria.

Pace significa innanzitutto assenza di guerre e di conflitti ma anche di ingiustizie, discriminazioni ed emarginazione. Vivere in pace è il desiderio primario di tutti, in particolar modo delle tante persone, popoli e gruppi etnici che sono vittime delle guerre, del terrorismo, dei soprusi e dell’odio. Vivere in pace significa vivere senza la paura che qualcuno usi violenza nei nostri confronti. La pace si costruisce con azioni di pace, cioè con tutto quanto favorisce il dialogo, la collaborazione e la distensione.

da M. Baronio, M. Damiani, Pianeta in gioco 2030, vol. 2, La Scuola, Brescia 2021

Lavoro sul testo
  1. Perché L’Unione Europea è stata insignita del premio Nobel per la pace?
  2. Quali aree di tensione ci sono oggi in Europa?
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