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10 Ridurre le disuguaglianze

Il divario digitale


Ridurre il divario digitale è un modo per favorire lo sviluppo economico di un Paese.

Oggi nell’era digitale i media e il web mettono in contatto rapidamente milioni di persone, potenzialmente tutta la popolazione del globo. È un’opportunità sorprendente mai esistita prima nella storia. Tra l’altro, con il termine “nativi digitali” sono indicati i ragazzi nati dopo la rivoluzione digitale, che ha radicalmente trasformato le forme della comunicazione e, con esse, la nostra civiltà portandoci all’“era digitale”. Il PC, lo smartphone, il tablet sono diventati oggetti della vita quotidiana che riteniamo ormai indispensabili. […]
Non tutti i Paesi del mondo hanno però uguale accesso alle nuove tecnologie. Ciò determina quello che è chiamato “divario digitale” (digital divide). Con questa espressione si indica la differenza tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione (in particolare il collegamento a internet) e chi ne è escluso, parzialmente o totalmente. Questa esclusione può avvenire per ragioni economiche, politiche o culturali.
L’accesso alle nuove tecnologie oggi è uno degli elementi più importanti per favorire lo sviluppo culturale ed economico di un Paese. La possibilità di essere connessi consente infatti il flusso delle informazioni a livello globale, favorisce gli scambi commerciali, determina la capacità degli individui di essere sempre aggiornati ed evita l’isolamento. Ridurre il divario digitale è un modo per favorire lo sviluppo economico dei Paesi più arretrati. Le misure più urgenti da prendere sono:

  • la costruzione di infrastrutture di base: dalle linee telefoniche standard, nel caso dei Paesi più poveri, alla cosiddetta banda larga, nel caso dei Paesi più progrediti (la banda larga è una tecnologia che consente l’invio e la ricezione di una enorme quantità di dati simultaneamente); 
  • la diffusione, a tutte le fasce di età, di una cultura informatica che favorisca l’uso del computer e della rete internet al massimo delle loro potenzialità, anche ai cosiddetti “analfabeti digitali”, cioè a coloro che sono estranei a questo nuovo modo di comunicare.

da M. Baronio, M. Damiani, Pianeta in gioco 2030, vol. 1, La Scuola, Brescia 2021

Lavoro sul testo
  1. Che cos’è il digital divide? 
  2. In che modo l’accesso alle nuove tecnologie può favorire lo sviluppo di un Paese?
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